Negli ultimi giorni, il mondo dell’intelligenza artificiale ha assistito a una competizione sempre più accesa tra i principali attori del settore.
Dopo il clamore suscitato dal lancio di DeepSeek V3, Alibaba ha risposto con il rilascio di Qwen 2.5 Max, una versione avanzata e potente del suo modello AI.
Questo nuovo sistema si posiziona come una delle alternative più competitive a ChatGPT, Claude 3.5 Sonnet e DeepSeek, grazie alle sue capacità multimodali e alla sua elevata potenza di calcolo.
Cos’è Qwen 2.5 Max?
A differenza degli altri modelli della famiglia Qwen, che sono open-source, Qwen 2.5 Max è un modello proprietario.
È progettato per offrire prestazioni di alto livello ed è in grado di supportare 29 lingue, tra cui italiano, inglese, cinese, spagnolo, francese, giapponese, coreano e arabo.
Uno dei suoi punti di forza è la capacità di gestire conversazioni con una finestra di contesto di 128K token, al pari di DeepSeek R1, consentendo interazioni più lunghe e coerenti. Inoltre, può generare fino a 8K token in una singola risposta.
Oltre alla generazione testuale, Qwen 2.5 Max è un modello multimodale, capace di elaborare immagini, audio e, potenzialmente, anche video. Questo lo rende un AI versatile e adatta a diversi ambiti applicativi.
Come si confronta con DeepSeek e gli altri modelli AI?
Alibaba ha dichiarato che Qwen 2.5 Max supera DeepSeek V3 in benchmark importanti come:
• Arena-Hard
• LiveBench
• LiveCodeBench
• GPQA-Diamond
Inoltre, anche se non può essere direttamente confrontato con modelli proprietari come GPT-4o di OpenAI e Claude 3.5 Sonnet di Anthropic, i risultati suggeriscono che Qwen 2.5 Max sia uno dei modelli AI più potenti disponibili al pubblico.
Tuttavia, un aspetto critico potrebbe essere la censura e la regolamentazione applicata ai contenuti generati, un problema già riscontrato con DeepSeek e altre AI sviluppate in Cina.
Come è stato costruito Qwen 2.5 Max?
Qwen 2.5 Max è basato su un’architettura Mixture of Experts (MoE), un modello avanzato che suddivide i compiti in sotto-sezioni gestite da “esperti” specializzati. Questo approccio migliora l’efficienza e l’accuratezza del sistema, ottimizzando la capacità di elaborare e generare risposte.
Il modello è stato pre-addestrato su oltre 20 trilioni di token, superando i 14,8 trilioni di DeepSeek-R1. Il processo di training ha utilizzato due metodologie avanzate:
• Supervised Fine-Tuning (SFT)
• Reinforcement Learning from Human Feedback (RLHF)
Queste tecniche permettono a Qwen 2.5 Max di affinare la qualità delle risposte, migliorando la coerenza e l’affidabilità delle interazioni.
Quanto costa Qwen 2.5 Max?
Uno degli aspetti più interessanti è il costo del servizio API. Rispetto a DeepSeek-R1, Qwen 2.5 Max è significativamente più costoso:
Modello AI | Costo per 1M token di input | Costo per 1M token di output |
Qwen 2.5 Max | 1,6$ | 6,4$ |
DeepSeek-R1 | 0,55$ | 2,19$ |
Il prezzo più elevato riflette probabilmente le maggiori capacità e le funzionalità aggiuntive offerte dal modello di Alibaba.
Qwen 2.5 VL: il modello gratuito di Alibaba
Oltre a Qwen 2.5 Max, Alibaba ha lanciato anche Qwen 2.5 VL, un modello AI gratuito e accessibile tramite il sito Qwenlm.ai.
Funzionalità principali di Qwen 2.5 VL:
• Generazione di testi, immagini e video
• Analisi di documenti, fogli di calcolo e dati grafici
• Controllo di dispositivi come PC e smartphone Android
• Interfaccia simile a ChatGPT
• Chat temporanee che si cancellano automaticamente
L’accesso è semplice: basta registrarsi con un’email o usare un account Google o GitHub.
Conclusioni: Qwen 2.5 Max è il nuovo standard dell’AI?
Il rilascio di Qwen 2.5 Max rappresenta una svolta significativa nel panorama AI, con Alibaba che sfida apertamente aziende come OpenAI, Google e Anthropic. Il modello offre capacità avanzate, ma il costo elevato e la possibile censura sui contenuti potrebbero rappresentare dei limiti.
D’altra parte, Qwen 2.5 VL si presenta come un’alternativa gratuita e accessibile, capace di attrarre un vasto pubblico di utenti.
Resta da vedere come OpenAI e gli altri competitor risponderanno a questa nuova ondata di innovazione, ma una cosa è certa: la sfida nel mondo dell’AI è appena iniziata.